quattro poesie
Porco belino porco
'Porco belino porco'...così bestemmiava mio papà.
'Porco di un mondo porco', così inveiva sempre papà.
Ancora 'porca miseria porca' continuava papà.
Nelle dolce litanie a base di porco qui e porco là,
si tirava avanti in miseria e onestà.
Ricordo anche quando vinse alla Sisal...furono solo sessantamilalire,
e allora 'Porca puttana porca', si rise per un po'.
Fu davanti ad una tavola bandita con un porco sopra.
Da quel dì il porco venne rivalutato.
Porco al porco in verità non lo aveva mai detto.
Il porco in questione era destinato ad un destino scritto.
'Porco belino porco' qualche volta scappa anche a me
e di riflesso penso a mio papà.
Nonna Attilia
Mia nonna la vedevo sempre girata
a rimestare una pentola nera sopra il rounfò.
Mia nonna teneva il fuoco acceso con legna e carbone.
Dall'altra parte teneva una gallina sotto il lavandino.
Mia nonna parlava in piemontese e basta.
Parlava così con il nonno e mia mamma...e basta.
Con me però si sforzava a parlare in italiano.
Gliel'avevano imposto: se no va male per l'italiano a scuola.
Povero me. Nel tema: 'cosa fai nel tempo libero',
scrivevo sempre la stessa cosa.
Gioco nella gea e salto in cammalletta;
gioco con la zuiarda e le ciappette
faccio la guerra sparando cannette
se vinco poi mangio ciappellette
qualche volta giasciù u reganizzo
Scrivevo tutto in genovese
e non era per la nonna e il suo piemontese
scrivevo quello che sentivo dire dagli amici nella via
ma ancora penso, era farina mia
Mamma Angiolina
Era bella mamma Angiolina
e chi non la è bella per un figlio?
Era giovane mamma Angiolina
lo era anche quando se ne è andata...
forse è sempre presto per quella partenza disperata
Era Nina per tutti, mamma Angiolina.
Per me era carne, odore e voce
mistero, lacrime e sorrisi...
tutto in un arruffo vitale.
Mamma non trovo più il sale...
Quante minestre ho poi mangiato,
quante polpette ho digerito, cibi di ogni tipo ho assaggiato,
cucine diverse, quelle che ti crescono,
ti fan salire grassi, colesterolo e glicemie
Mamma il tuo cibo mi bastava...
lo dico tardi. Sono le mie anemie
Nonno Pietro
Era bello uscire con mio nonno Pietro
mi raccontava sempre cosa c'era dietro
Dietro ogni cosa, mi spiegava, c'è un significato
e io guardavo tutto, incantato
Vedi il cavallo che tira il carretto
serve all'uomo per lavoro e diletto
Ai suoi tempi c'erano i tram a cavalli
ma lui vedeva lontano e mi diceva: studia, studia...
ma stai attento ai credenti,
sono quelli che studiano per rimanere ignoranti.
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