Inizio i post dell'anno 2014 con la recensione di questo romanzo di oltre 700 pagine, con la lettura appena conclusa.
Saga famigliare? Affresco storico? Romanzo di formazione? Difficile classificarlo, certo è che questo romanzo ha al centro il tema della memoria e per le parole dell'autore stesso del come salvarla e tenerla viva.
Il romanzo ruota attorno a Michel Marini, ragazzo figlio di una famiglia italiana emigrata a Parigi. Un giorno nel suo divagare con gli amici nel quartiere parigino dove abita, si imbatte nel bistrò il Balto; qui conosce un gruppo di uomini, che parlano un francese a volte approssimativo e portano dentro di sé storie e passioni sconosciute. Sono profughi dei Paesi dell'Est, uomini traditi dalla Storia, ma visionari che ancora credono nel comunismo.
Frequentare il Balto vuol dire scoprire il mondo. Michel impara a conoscere l'amicizia, l'amore, la complessità degli ideali.
Nel retro di un bistrò si litiga, si beve, si gioca a scacchi, si raccontano storie terribili di esilio che si intrecciano sullo sfondo di un decennio epocale, tra filosofia e rock'n'roll, Sartre e Kessel, la conquista dello spazio e l'inizio della Guerra fredda.
Il club degli incorreggibili ottimisti è un romanzo che prende strade inaspettate dove le molte vite sono il rivolo di un unico letto di fiume, quello di una sola vita che ne racchiude tante. Già, giochi di memoria. Giochi della storia. Giochi di partite a scacchi che hanno risvolti inattesi.
Bellissimo romanzo capace di racchiudere gli orrori del '900. Orrori che dovrebbero aiutarci a fare un salto e che invece appesantiscono i piedi. Fiaccano le membra.
Il titolo alla fine trova una ragione che durante la lettura non si scopre; bisogna arrivare al fondo. Al fondo della verità che rimane tale per ognuno. Divisa. Un mosaico che ha bisogno di lontananza per essere capito. Per essere visto.
Dopo sì, possiamo pure entrare anche noi in quel club che alla fine si dissolve come l'epoca che ha attraversato.
L'ottimismo non ci abbandona.
L'anno dove prende l'avvio la storia è il 1959. Siamo nella Parigi in fermento per i conflitti coloniali e per essere la meta di molti uomini allo sbando. Lo stesso fermento dell'età di Michel che si trova a vivere l'adolescenza. I protagonisti oltre a Michel Marini sono: Igor, Leonid, Imrè, Pavel, Tibor e Sasha oltre a Camille, Cecile, Frank e altre figure della famiglia Marini.
Il mio pensiero, appena girata l'ultima pagina, è stato quello che è vero che ci muoviamo all'interno di storie più grandi di noi e che appaiono difficili da riuscire a controllare, ma a ciò dovremo opporre sempre una nostra coscienza e responsabilità personale: un solo nostro essere vivi e liberi...con ottimismo
Questo libro fa riflettere su quanti equivoci, rimpianti, colpe, bugie e rimorsi ingabbino la vita di ognuno.
Autore: Jean-Michel Guenassia
Titolo: Il club degli incorreggibili ottimisti
Titolo originale: Le Club des incorrigibles optimistes
Editore: Salani - Anno di pubblicazione: 2010
Prezzo: 18,60 euro - Pagine: 708 - 18,60 € - ISBN 978-88-6256-210-2
Nessun commento:
Posta un commento