sabato, febbraio 15, 2014

Parte seconda del racconto: La mia vita nelle canzoni Amori allo sbaraglio

Parte seconda del racconto:
La mia vita nelle canzoni - Amori allo sbaraglio

Diego ha deciso che stasera verrà a casa mia. Io non sono stato capace di trovare una scusa e dirgli di no. Diego nel volermi aiutare esagera.
Però Diego forse mi conosce meglio delle donne che ho avuto. Mi conosce meglio di Anna. Lui ha quella particolare dote che ti riporta all'essenza. La parte materiale, fisica. So anch'io delle particolari relazioni complementari: se sei un debole, ti metti con un forte; se sei un bambino cerchi la mamma; se sei un masochista trovi un sadico.
Ma no. Io con Anna avevo una relazione vera, alla pari. La cosa più bella era che ridevamo insieme di tante cose. Ecco avevamo quello che si chiamano le affinità elettive. Il sesso con lei diventava un gioco erotico pieno di complicità. Che godute! Solo a pensarla mi affiorano gli orgasmi intensi avuti insieme a lei. Ad ogni maniera...Soli si muore. Cantava così: Patrick Samson

Oh, la voglia di amare mi scoppia nel cuore. Soli si muore. Tu o un altra è lo stesso. Aspettare non posso. Soli si muore, senza un amore. E' l'ultima notte che prego il signore. Fa freddo di notte. Soli si muore, voglio un amore...
Sì. Voglio un amore.

Diego dopo cena ha preso possesso del mio pc e mi ha iscritto su lovepedia.net Ha fatto tutto da solo. Ha inserito la mia mail e mi ha registrato.
-Ecco che sei pronto a trovare altre donne. Donne tutte pronte a farti dimenticare Anna.
-Ma io non voglio dimenticarla. Hai capito?
-Dai, non fare lo scemo. Qui inserisci il tipo di donne che ti interessano e poi una volta aperta la lista, gira. Vedrai quanta figa hai a disposizione. Credimi. Chiodo scaccia chiodo.
-Senti Diego per me non è una questione sessuale. Con Anna era una questione d'amore...
-Va bene. Chiamalo amore. Chiama amore anche queste nuove donne e vedrai che tutto si aggiusta. Mi fai ridere con questo tuo sentimentalismo. -Tu non capisci. Io voglio che Anna ritorni da me. Non voglio mettere degli ostacoli tra noi. Con le tue soluzioni l'allontano.
-Ma lei non c'è già più. Lei si sarà già trovato un altro. Sarà dietro a scoparsi qualche suo collega...
-Sei uno stronzo Diego. Come fai a pensare questo... -Ma va là. Lo stai pensando anche tu. Lei con le gambe aperte ad accogliere un nuovo amore.
-Sei un bastardo Diego. Mi fai soffrire. Altro che aiuto.
-No, Giovanni io ti sto aiutando nella maniera giusta. Ti aiuto ad uscire da questo tuo stato di sofferenza facendoti pensare che tu puoi avere altre donne. Tu puoi trovare un'altra Anna e fregartene di questa. Insomma se la storia è finita, non farne un dramma. E' finita. Basta. Stop. Quello che è stato è stato. Avete chiavato insieme, avete visto anche i tramonti, i paesaggi, avete sognato, mangiato, succhiato, ma ora basta. Se lei volesse tornare con te si farebbe viva. Allora? Io ti aiuto a dimenticarla. Devi continuare a vivere...
-Lasciami stare Diego. Per oggi basta. Finiamo qui la serata. Lasciami solo. -Va bene Paolo. Vedrai che fra qualche giorno con i miei consigli starai meglio. Ti saluto. Ci vediamo domani.

Diego stasera si è rivelato quello che è e ho sempre pensato di lui: un bastardo. Uno senza sentimenti. Bastardo non perché non conosca i suoi genitori, ma perché non capisce che esiste una cosa che si chiama amore. Lui pensa solo a scopare. Per lui è tutto sesso. Lui mi conosce, ma anch'io lo conosco.
Ho messo Diego alla porta. Ora mi gira un po' la testa. Quel bastardo mi ha fatto bere. Un classico. Era arrivato con sottobraccio due bottiglie di vino e ce le siamo scolate tutte. Morale una bottiglia a testa e per me è una cosa eccezionale. Poi è riuscito anche a trovare una bottiglia di limoncello che avevo in un mobile da chissà quanto tempo. Non ricordavo neppure di averla. Abbiamo dato il fondo anche a quella. Per questo ora mi gira la testa. Stanotte forse riuscirò a dormire.
Sono passati 10 giorni senza aver visto Anna. Qualcosa si muove ancora dentro di me. Sembra che il dolore si sia placato. Il tempo è il medico dell'anima...così mi pare reciti un antico proverbio. Non sono sicuro. Diego aveva ragione? No. Ora posso solo dire una cosa: Io non ho paura. Ecco. Io non ho paura come canta Fiorella Mannoia:

Ci penso da lontano da un altro mare un’altra casa che non sai. La chiamano speranza ma a volte è un modo per dire illusione. Ci penso da lontano e ogni volta è come avvicinarti un po'. Per chi ha l’anima tagliata l’amore è sangue, futuro e coraggio. A volte sogni di navigare su campi di grano. E nei ritorni quella bellezza resta in una mano. E adesso che non rispondi fa più rumore nel silenzio il tuo pensiero. E tu da lì mi sentirai se grido. Io non ho paura...

Sì, adesso che non sento Anna, il suo silenzio fa più rumore. La ritrovo dappertutto. Ecco non ho paura di stare solo; non senza di lei. Lei c'è sempre. E' nei miei pensieri.
Ho evitato Diego da giorni. Meno male che ero impegnato fuori dall'azienda. Lui ha provato a cercarmi per telefono ma non ho risposto. Gli ho inviato un sms di risposta: sono impegnato. Ci sentiamo stasera. Stasera però non l'ho chiamato. So che mi avrebbe chiesto della chat. Io la chat non l'ho aperta.
Non è detto però che non la apra. Io non ho paura. Sarebbe meglio dire non devo avere paura. Un po' di paura ce l'ho. Va bene aprirò la chat. La aprirò per chattare online. Solo quello. Scambiare parole. Altro non mi interessa.
Devo capirlo. Sono rimasto solo. Sono uno di quelli restati soli...come Drupi:

E poi si resta soli e non si canta più; qualcuno prende il volo e qualcun altro cade giù. Ma in una notte come questa e' facile sbagliare; meglio aprire un'altra porta e non pensarci più. Soli. Ma come e' grande questo mare da guardare soli. Quante cose da gridare mentre corri fuori. Tra le stelle di una notte senza piu' rumori. Soli...

Stasera dopo diversi giorni ho acceso il pc e aperto la pagina di lovepedia.net
Il sito web ricorda la registrazione che mi aveva fatto Diego. Username: Mandrillo. Password: 696969. Disgraziato. Diego mi ha registrato con questo nikname che vedranno tutti. Io non sono un mandrillo e ora entrare in chat mi imbarazza ulteriormente. Diego si è registrato con il nikname: squarciapassere. Per lui è tutto più semplice. Lui va al sodo. Così mi ha spiegato:

-Così non do alito a malintesi. Così devi fare tu. Ricorda anche di inserire una bella foto. Aiuta. Se vuoi te la scatto io con il telefonino...ma ridi porca puttana. Levati quella faccia triste da sfigato. Fai un bel sorriso.

La foto non l'ha fatta. Ed è stato meglio così.
Appena entro nella pagina iniziale di lovepedia.net mi viene chiesto di completare il mio profilo. Alcune cose le aveva già immesse Diego.
Sesso: Uomo; Mi piacciono: Donne; Sto cercando: Relazioni occasionali, Amicizia; Località: Genova; Età: 40 anni; Segno zodiacale: Cancro. Etnia: Europea; Corporatura: Normale; Stato civile: Single. Fin qui tutto bene.
Diego per questo è stato corretto. Per migliorare il profilo e aumentare i contatti dovrei inserire una foto. Aspetto. Provo ugualmente a fare un giro. Cerco donne senza modificare le date riportate nei due specchietti: 18 – 99. Sono il limite minimo e massimo delle età delle donne che cerco. Dovrei mettere un limite al massimo. Ma perché? Io cerco compagnia. Io ho bisogno che qualcuna abbia voglia di chattare. Nel profilo aggiungo: Italia e per la località: indifferente. Clicco su cerca.
Nelle note in fondo pagina leggo:
Non utilizzare espressioni volgari o che possano violare diritti di terzi o che abbiano carattere diffamatorio, ingiurioso, osceno, offensivo, violento o che incitino alla violenza, politico, razzista o xenofobo e, in genere, contenuti contrari all'oggetto di Lovepedia.net, alle leggi ed alle norme in vigore, ai diritti personali o alla morale. Non comunicare dati sensibili (numeri telefonici, indirizzi, ecc).
In questi giorni mi sono trovato al supermercato del quartiere a parlare della qualità della carta igienica con una vicina di casa; in coda alla cassa poi mi sono sentito osservato da una vecchina che mi sorrideva. Non capivo cosa avesse da ridere. Ho contraccambiato il sorriso. Quando le sono passato accanto mi ha chiesto: dov'è la sua ragazza?
Già, la mia ragazza. E' fuori per lavoro. Così ho risposto.
La casa è diventata un letamaio. Non cucino più ma riesco lo stesso a fare delle pile di piatti sporchi. Appoggio le cose dei vari pacchetti: formaggi, affettati, robe pronte che solo il giorno dopo sono già acide...

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