Con il ritorno nella politica del partito di Forza Italia e l'arresto del cofondatore del partito originale, Marcello Dell'Utri, si conclude paradossalmente una parabola di un'epoca che vedeva con Berlusconi un modo per raccogliere pubblicità e consenso.
Sono passati 20 anni da quando il partito di Forza Italia nato da una costola della Fininvest, quella che non a caso si chiamava Publitalia e vedeva appunto Marcello Dell'Utri al comando, oggi possiamo dire che tutto è cambiato.
Sono passati 20 anni e sull'onda di una rivoluzione elettronica-informatica è cambiato il mondo. Oggi c'è la Rete di internet e la stessa televisione non è più la stessa di 20 anni fa. La televisione allora era il veicolo più importante per informare e formare le opinioni dei cittadini. Seguivano radio e giornali ma certo che la televisione rimaneva lo strumento che serviva a vendere e insieme a influenzare la popolazione.
La televisione ha ancora una forte influenza nel formare le opinioni, ma certo oggi i cittadini hanno anche altri modi per verificarne la veridicità e capirne i meccanismi.
Gli scandali con l'insipienza e la mancanza di etica di una classe politica cresciuta sull'onda della 'discesa in campo' di Berlusconi, hanno in buona misura creato disincanto verso gli imbonitori televisivi.
Quelli che credevano che l'uomo più ricco d'Italia avrebbe reso ricchi tutti hanno toccato con mano quanta miseria è stata creata: miseria oltre che monetaria anche morale. Tutti hanno visto, quale morale, quale cultura e capacità intellettuali avesse il boss; tutti hanno visto quali amicizie e compagnie prediligeva il 'ricco': escort, soubrette, magnaccia, affaristi, indagati, arrivisti, favoreggiatori di mafia, servi e ruffiani. D'altronde lui stesso è un frodatore fiscale. Allora? C'è solo da meravigliarci che in molti lo voterebbero ancora.
Poi c'è qualcuno che si ricordi di qualcosa d'importante fatta dai suoi governi? Io non ricordo niente. Ricordo la depenalizzazione del falso in bilancio e di altri reati amministrativi, i condoni, le amnistie; poi so di molte leggi che sono state rigettate dalla Corte Costituzionale e abrogate. Molte leggi scritte male e difficili da interpretare. Ricordo molta demagogia, tipo i falò di leggi inutili che non hanno intaccato minimamente la burocrazia. L'annunciato federalismo raggiunto con la farsa dell'apertura di ministeri al nord. Insomma quante prese in giro...e le agognate riforme? Sono ancora da fare.
domenica, aprile 13, 2014
Fine di un'epoca
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1 commento:
sicuri?
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