Questa è la recensione al libro Il gesto di Orfeo presentato ieri sera insieme all'autrice e a Roberto Guida Farnesi.
Molti anni fa raccolsi in un piccolo libro poesie e scritti vari intitolandolo La poesia come un accidente... Sì, ho sempre pensato e vissuto la poesia come un accidente, una cosa che capita (in questo caso benevolmente) improvvisa e non mediata. Certo che poi quell'afflato emotivo, che rimanda a parole che diventano musica, va poi coltivato; va ripensato. Va corretto. Anche la poesia ha bisogno di regole: sottili filature capaci di reggere un pentagramma di parole.
Questo ultimo libro Gesto di Orfeo di Barbara de Miro mi riporta a quel fatto accidentale; allo scaturire del sentimento poetico coltivato a lungo e poi uscito di colpo inconsciamente. Sì, il titolo di questa raccolta poetica esprime bene l'origine della poesia: l'apparire del ricordo quale molla per un salto nella trascendenza; nel suono di una lingua universale qual'è la poesia quando è vera. C'è poesia quando si riesce a toccare in ognuno le corde più intime, innescando un sublime atto di condivisione.
Nella poesia di Barbara ci sono ricordi struggenti; c'è una memoria che come dice tiene in vita i morti e dico io anche qualcosa di più: c'è una malinconia pura che sa elevare la vita.
La poesia per la sua immediatezza nel parlare ai sentimenti, viene introiettata da ognuno a cui ha toccato le corde intime; per questo è capace di far poeti chi sa ascoltare e quindi creare catene virtuose.
Il filo conduttore di tutte le poesie raccolte in questa silloge è per me l'amore. In fondo il Gesto di Orfeo è un gesto d'amore e le poesie di questo libro sono alcune delle infinite sfaccettature dell'amore; sono liriche che aprono a questo sentimento che ha radici misteriose.
Ad esempio poi l'amore agognato, mancato, perduto; l'amore sognato, amato e cantato diventa fornace dove lievita la poesia più struggente...l'amore che conserva quel mistero da far esclamare: La verità vi prego sull'amore; come la celebre poesia di W. Hugh Auden.
Leggendo il libro si entra nelle emozioni molto intime di Barbara, per poi d'incanto sentirci accomunati nel condividere con le sue parole gli stessi stati dell'anima. Affiorano con lei ricordi, oggetti, passioni.
Questa è la poesia. Questo è il gesto di Orfeo che continua.
Nessun commento:
Posta un commento