Libro di Zygmunt Bauman - ed. Laterza -la mia recensione
Un piccolo e interessantissimo libro di Zygmunt Bauman, 'La ricchezza di pochi avvantaggia tutti' Falso! -edito nel 2013 da Laterza- che punta in 128 pagine al centro dell'ingiustizia più grande del mondo: quella che genera povertà.
Questo pianeta, che dal punto di vista informatico e della circolazione delle merci sta diventando sempre più piccolo, reca con sé la povertà dovuta ad una malvagia distribuzione della ricchezza che separa sempre più i poveri dai ricchi. Tra ricchi e poveri c'è un abisso profondo che è incolmabile.
Si è sostenuto da molto tempo che solo la concorrenza, il perseguimento del profitto individuale, i premi più alti e tasse più basse al vertice stimolino l’imprenditorialità e mettano a disposizione una più grande torta economica da spartire fra tutti...la verità è che è effettivamente aumentata la ricchezza, ma senza produrre progresso economico; senza niente da spartire. Quella ricchezza aumentata paradossalmente ha generato miseria. D’altro canto, basta guardare alla disuguaglianza crescente fra poveri e ricchi: i poveri diventano sempre più poveri, nello stesso momento in cui i ricchi diventano sempre più ricchi. Non dovrebbe essere il contrario? O, quanto meno: non dovremmo star diventando tutti ricchissimi? Secondo lo slogan d’apertura, sì; ma pare che la realtà sia ben diversa.
Nella storia la diseguaglianza economica si è autoriprodotta da sempre; una conferma arriva dalla frase del Vangelo riprodotta in epigrafe al libro:
'Così a chi ha sarà dato e sarà nell’abbondanza, e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha'- (Matteo 13, 12). Questa non è profezia, ma una realtà che ci arriva a distanza di 2000 anni.
Paradossalmente chi genera miseria poi si trova a fare i conti con il crescere della sua ricchezza. Questa ad un certo punto si arresta. Come mai? Ecco, chi compra le sue merci, chi segue i suoi bisogni e desideri ad un certo punto non lo fa più...il calo dei salari dei consumatori sottrae la concentrazione della crescita economica dalle mani dei ricchi. La realtà di disuguaglianza sociale è dannosa per tutti o quasi tutti i membri della società. Questa disuguaglianza, questa enorme ingiustizia mette poi a rischio la democrazia. La guerra tra i poveri che si scatena coinvolgerà tutti: privilegiati, bisognosi, indifesi e gli stessi ricchi. Le attuali crisi nascono da questi meccanismi perversi; dallo scatenarsi di logiche d'arricchimento senza freni.
Con i dogmi della naturale ingiustizia che non si può sanare, per cui l'avidità crea un bene per tutti, da Margareth Thatcher in poi si è costruita la più grande ingiustizia sociale e crisi economica mondiale, mai affrontata dal sistema occidentale. La conclusione di una approfondita riflessione di Zygmunt Bauman invece dice: 'Non c’è vantaggio nell’avidità. Nessun vantaggio per nessuno. E nell’avidità di nessuno'.
La guerra economica con alla base la persistenza di una povertà sempre più spaventosa farà sprofondare le società democratiche in un baratro autodistruggente. E' evidente che più si va avanti su questa strada solo i criminali, gli arrampicatori senza scrupoli e più forti prevarranno; questo a discapito della convivenza sociale. Queste in sostanza le conclusioni di Zygmunt Bauman contenute nel libro.
Pensiamo cosa era in verità il naturale: non era né giusto né ingiusto, era semplicemente nell’ordine delle cose: dovevano essere così e basta; era normale. Era naturale che ci fossero dei privilegiati; dei nobili a cui tutto era dovuto. Il naturale era un ordine famigliare per cui era naturale avere degli schiavi; era >naturale avere uno status naturalmente uguale oppure naturalmente inferiore.
John Maxwell Coetzee, formidabile filosofo e squisito romanziere -Premio Nobel per la letteratura nel 2003-, oltre che acuto rilevatore dei peccati, dei grossolani errori e delle vacuità del nostro mondo, osserva che 'Le economie competitive esistono perché noi abbiamo deciso di dare loro questa forma. La competizione è un surrogato sublimato della guerra. La guerra non è affatto inevitabile. Se vogliamo la guerra, possiamo scegliere la guerra; ma se vogliamo la pace, possiamo ugualmente scegliere la pace'.
Fermarsi dal baratro è possibile. Basterebbe volerlo al di là di quel naturale tanto astruso!
L'autore: Zygmunt Bauman è un sociologo polacco ed è uno dei pensatori più influenti al mondo. Professore emerito di Sociologia nelle Università di Leeds e Varsavia, ha pubblicato diversi saggi tra cui Voglia di comunità, La società sotto assedio, Vite di scarto, Amore Liquido, Vita liquida, Paura liquida.
Titolo: '''La ricchezza di pochi avvantaggia tutti' FALSO!''
Autore: Zygmunt Bauman
Editore: Laterza
Anno: 2013 -Pag.128 – Prezzo:€ 9,00
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