sabato, novembre 29, 2014

Se incontri il Buddha per la strada uccidilo di Sheldon Kopp

Il libro Se incontri il Buddha per la strada uccidilo di Sheldon Kopp - uno psicoterapeuta statunitense scomparso nel 1999- aiuta a prendere consapevolezza di noi che per paradosso cerchiamo una autorità esterna (psicoterapeuta, guru, filosofo, ecc) per superare i nostri disagi esistenziali. Il libro è stato scritto nel 1972 e pubblicato in Italia da Astrolabio - Ubaldini Editore nel 1975.
Sheldon Kopp, è chiaro fin dal titolo del suo libro: Se incontri il Buddha per la strada uccidilo. Già, prima o poi siamo costretti a prendere atto che quella via d'uscita non la conosce nessuno al di fuori di noi, di conseguenza la soluzione sta nel riconoscere che l'autorità che stiamo cercando siamo noi stessi.
Però intendiamoci: nessuno dice che è inutile cercare consiglio o affidarsi all'aiuto di altre persone, più o meno carismatiche, che sembrano star lì apposta per indicarci la via. Il giusto atteggiamento di fondo è sapersi relazionare con quelli che ci potranno guidare. Come non sono riusciti i nostri genitori a darci e ricette della libertà e della felicità, nessun altro sarà in grado di trasmettercele. Il loro scopo dovrebbe essere (in un gioco degli specchi') quello di indicarci i talenti che abbiamo e non sappiamo riconoscerci; oltre a trovare la relazione corretta con gli altri e il mondo.
Il ruolo importante dei maestri, terapeuti, filosofi e genitori è quello di aiutarci a scoprire dentro di noi gli strumenti che ci permetteranno di trovare la nostra strada.
In breve non dovremo mai rinunciare alla nostra autonomia: quella stessa che ci aiuterà ad assumerci la nostra parte di responsabilità nel cammino alla ricerca del nostro senso della vita.
E' un po' come per il cammino dell'individuo dall'infanzia alla maturità. Le persone adulte più autonome e indipendenti (non nel senso che non hanno bisogno di nessuno, ma nel senso che sanno stare in piedi sulle proprie gambe) in genere sono quelle che hanno potuto godere di un'infanzia nella quale hanno sperimentato la totale dipendenza, almeno nei primi anni, dalle loro figure genitoriali o di qualche adulto significativo. Diversamente sarà più facile che si renda dipendente di qualche guru, maestro o filosofo...
Ecco qui alcune perle che l'autore Sheldon Kopp mette in elenco a conclusione del libro.

Nulla dura per sempre
Non c’è alcun modo per ottenere tutto ciò che si vuole
Non puoi aver nulla a meno che non lasci la presa
Puoi conservare soltanto ciò che dai via
Ogni parte di te ha il suo valore, se solo l’accetti
In realtà non controlli nulla
Non puoi costringere nessuno ad amarti
Il mondo non è necessariamente giusto
L’essere buoni spesso non viene ricompensato e non c’è alcuna ricompensa per la sventura; nondimeno hai la responsabilità di fare del tuo meglio
Ciascuno di noi è in definitiva solo
Non ci sono grandi uomini
Tutti sono, a modo proprio, vulnerabili
Nessuno è più forte o più debole di te
Se hai un eroe, dagli un altro sguardo: in qualche modo hai diminuito te stesso
Siamo sempre tutti responsabili dei nostri atti - Nessuna scusa sarà accettata
Puoi fuggire, ma non puoi nasconderti
Impara a perdonare te stesso, più e più e più e più volte…
L’unica vittoria importante sta nell’arrendersi a se stessi
E’ importantissimo trovarsi senza più capri espiatori

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