Il bisogno di controllare tutto, specialmente i sentimenti genera persone infelici e frustrate.
Eppure quante volte abbiamo sentito dire: Non devi piangere; Non devi arrabbiarti; Non devi essere triste; Non fare la femminuccia, un vero maschietto non piange; Non frignare, una signorina non piange...
Si parte con queste affermazioni, da parte dei genitori, per non vedere soffrire i figli o farli smettere di lamentarsi e fare i capricci, -questo può risultare giusto- ma attenzione, si possono anche provocare dei danni!
Intanto si potrebbe instaurare una incapacità a fare esprimere le emozioni. Reprimere il dolore diventa così una pratica normale a cui sottostare per essere accettati dagli altri.
Attraverso quelle frasi, dette prima e introiettate dal bambino, si rischia di far perdere alle persone il contatto con il proprio mondo emozionale e ad esprimere così la vasta gamma degli stati emotivi.
Per l'integrità psico-affettiva noi sviluppiamo una intelligenza emotiva che aiuta a gestire i sentimenti, non disperdiamola.
La questione di fondo è il nostro rapporto con il dolore. Il bambino va aiutato a comprendere, nominare ed esprimere i suoi sentimenti come manifestazioni naturali e non dannose anche se a volte dolorose. Se ridi, se senti gioia è naturale poi piangere e sentire dolore. Se puoi sentirti allegro poi puoi arrabbiarti, essere triste...non bisogna reprimere niente e questo vale il nostro equilibrio psichico.
Gestire i sentimenti soprattutto quelli dolorosi è importante. Piangere per un dolore, un lutto, fa bene: aiuta a scaricare l'energia prodotta nella sofferenza. Solitamente le manifestazioni psicopatologiche che affliggono spesso le persone, come la depressione, le ansie eccessive, i disturbi dissociativi e psicosomatici ecc., nascono dalla incapacità di dare espressione al nostro dolore.
Per questo, non dite mai a un bambino: Non devi...
Quando compare un dolore dentro di noi impariamo ad abbracciarlo, anche piangendo e consolandoci ma senza reprimerlo; non giudichiamoci male per questo. Con i sentimenti ci sentiamo vivi e con la compassione verso noi stessi impariamo a volerci bene.
Per questo, dite ad un bambino: Raccontami, ci sono qua io...
domenica, novembre 02, 2014
NON DITE MAI A UN BIMBO: "NON DEVI PIANGERE"
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