sabato, marzo 13, 2004

il terrorismo non si vince con la guerra


Il terrorismo non si vince con la guerra. Il terrorismo si alimenta della guerra, vive nella guerra e prelude a nuove guerre. L'impeto che crea il terrorismo, la sua vigliacca e criminale distruzione di vite e cose, è di vendetta, di reazione violenta, di nuovo odio. Certo che gli animali che compiono attentati nascondendosi dietro a sigle, hanno storicamente sempre perso poiché portatori di valori di morte e di sopraffazione per quelli che considerano i nemici politici, che poi in sostanza sono sempre gli onesti avversari e gli inermi cittadini.
In Italia abbiamo conosciuto il terrorismo delle BR, dei NAR, dei gruppi fascisti e golpisti: criminali che ora possiamo vedere scontare pene accessorie in associazioni di volontariato…Solo la pietà e la speranza di ritrovare un'umanità offuscata dal fanatismo può salvarci ogni volta tutti. Tutti insieme.
Perciò ancora e sempre un dialogo mai interrotto può farci conoscere e, guardandoci negli occhi, credere che la vita ogni volta ha un senso superiore alle nostre piccole e limitate visioni cui noi diamo un valore assoluto.
Ecco allora, con la forza della nostra unità nel ribadire pace e umanità, i corvi non prevarranno: la loro miseria e morte rimarranno per loro solo.


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