giovedì, aprile 15, 2004

Morti in Iraq

In Iraq ci sono migliaia di morti civili e militari, noi piangiamo i nostri; ognuno piange i suoi. Certo è che a piangere sono le persone semplici; non sono certo Bush che ha scatenato l’irragionevole guerra, né i fanatici che la alimentano.
Fra poco ci verrà detto:“ragazzi, quello è il prezzo della libertà, della democrazia, della nostra civiltà”. Grazie; già sentito e già anche pagato.
Insomma per far tenere agli americani lo stesso tenore di vita, lo stesso standard di consumi bisogna pagare dei prezzi; queste morti fanno parte del conto. Così la perfida economia di mercato delle merci si mischia con quello della vita degli uomini. Ma sarà vero che siamo fatti ad immagine e somiglianza di Dio? Con il simbolo del dollaro stampigliato in testa, con i loghi delle multinazionali cuciti sui vestiti, forse siamo più credibili. Allora perché continuare la retorica degli eroi; le falsità di patrie da difendere, diciamoci semplicemente che dove ci sono “ricchezze” da perseguire, ci sono criminali, sfruttati, speculatori, potenti e lavoratori che ci lasciano la pelle. Infine c’è la guerra santa per ricordarci quante “divinità” esistono.


Nessun commento: