sabato, febbraio 26, 2005

Million dollar baby

Chi lo avrebbe mai detto che Clint Eastwood, dopo 40 anni da ‘Per un pugno di dollari’ e ‘Qualche dollaro in più’, ritornasse con ‘Million dollar baby’? E questi dollari accresciuti, se intesi come energia spirituale e spessore vitale, ci sono tutti. Oggi Clint Eastwood, con il suo ultimo film ‘Million dollar baby’, ci ha regalato un capolavoro.
La storia, raccontata dal film, è apparentemente di boxe; è invece la storia di due caratteri, dove il carattere è anche il destino –non ricordo dove l’ho letto, ma qui il destino è scritto veramente nei caratteri dei due protagonisti. Un vecchio, Frankie Dunn (Clint Eastwood), ha già il destino compiuto ed una giovane donna, Maggie (Hilary Swank), lo compirà grazie all’incontro ostinatamente cercato con il vecchio. A raccontarci questa storia è un altro vecchio, Scrapt, interpretato da Morgan Freeman che, come nel film ‘Le ali della libertà’, fa la voce narrante.
Il vecchio Frankie ripercorrerà ancora una volta il suo destino con la giovane donna. Lui non è un perdente, è un professionista ed ha una saggezza utile a vincere; ma ripagherà la scelta di una passione riperdendo la giovane campionessa, come aveva già perso negli anni la figlia.
Un film amaro, che riflette sulle illusioni della vita. Un film dove è narrata un’esistenza che non si riesce a misurare con il metro della politica e della morale, ma esclusivamente con la propria compassione.
Sì, per compiere un destino, a volte, anche Dio va aiutato. Un destino fatto di solitudine, di illusioni, e dove si può trovare la compassione nelle persone che meno ti aspetti.
Questo è quanto ho provato guardando il film. Ora sta a voi vederlo e ‘sentirlo’.

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