lunedì, febbraio 20, 2006

Popolo di bestemmiatori

Il nostro popolo di bestemmiatori deve imparare cos’ è il rispetto della religione altrui. Può, se vuole, ammazzare la sua religione, ma sia serio su quella dell’altro; può, se vuole, pensare di essere un bravo cristiano credente, magari votando la licenza di uccidere, di sparare sugli scafisti o sposarsi con rito celtico, ma non insegni all’altro come pregare.
Dietro la invocazione di libertà, per dileggiare il sentimento religioso altrui, si nasconde non lo spirito laico, ma solo maleducazione ed una enorme ignoranza: se si chiedesse a Calderoli di dirci chi era Maometto, che cosa ha fatto e che cosa rappresenta per il mondo arabo, sono sicuro che non saprebbe rispondere.
Sulla Padania di domenica, dopo le dimissioni del ministro leghista , c’era scritto: ‘Ora tutti sanno che da qui in avanti bisognerà dare la precedenza a chi viene da Oriente’. Dimenticano che da molto tempo qualcuno arriva sempre da oriente…anche Colombo arrivò da oriente. La precedenza se la presero lo stesso.
Evocare uno scontro di civiltà contro l’Occidente, vuol dire sostenere Osama Bin Laden: i musulmani non sono i personaggi delle vignette o i nuovi cosacchi bolscevichi. Si dimentica forse che la nostra civiltà ha dato origine all’Olocausto? Che ha sì, il primato della scienza e della tecnica, ma ha anche usato la bomba atomica. Poi le ultime 2 guerre mondiali sono nate all’interno della stessa nostra bella civiltà. Il nemico si capisce è sempre esterno, salvo poi di riflesso trovarne uno interno: i pacifisti, i veri liberali, i tolleranti, i moderati…
In fondo la sintesi è ben raffigurata dai bestemmiatori: credono in Dio così tanto che lo nominano sempre per offenderlo. Il nostro in fondo è un popolo di credenti molto strano: chi si mette in prima fila poi dimentica il messaggio più bello di Gesù, il discorso della Montagna; ma forse al pari di Maometto, pochi lo conoscono…specie i propugnatori delle ‘radici cristiane’.

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