Questo blog compie 5 anni
Questo blog compirà 5 anni il prossimo 25 aprile. 5 anni di scrittura a ricordare momenti ed esprimere pensieri ed opinioni sulle cose più varie. Dopo un invio di prova a febbraio, dal 25 aprile 2003 iniziavo l’avventura di questo blog, che è rimasto sostanzialmente uguale. Iniziavo con un post sul fascismo:‘Il fascismo vive sempre. Diciamo la verità, il fascismo è più potente di ogni democrazia e altra qualità umana. Il fascismo è come una legge naturale: forte, barbaro e insieme accomodante; riesce a dare ordine e valore alle parti più cattive, crudeli e rozze di ognuno. Per questo si sono inventate le razze e le civiltà superiori, si dà per scontato che il ricco e il potente, come il furbo, siano di una specie privilegiata. Ai deboli e poveri poi si fornisce un capo, un bravo padre di famiglia che pensa per loro. Il personaggio designato a ricoprire il ruolo suddetto, di solito diventa una macchietta: dimostra di volere saper fare di tutto’.
Ricordate? Non a caso scelsi il 25 aprile per ricordare ancora quanto ci voglia poco a regredire a perdere i diritti acquisiti e saltare nel buio.
Una costante che si legge in questi anni è la presenza di Berlusconi. A leggere ora tutti quei post, dico il vero, mi dispiace che quell’omino, quel guitto della politica, abbia avuto così tanto spazio e continui a imperversare nella nostra vita.
Bisognerebbe ignorarlo. Però è così presente perché rappresenta bene gli italiani o quello che sono diventati. Non è un caso che a distanza di oltre 14 anni dalla sua entrata in politica continui a tenere banco: oltre che il forte supporto dei media che raccontano ogni suo peto, lo vogliono milioni di italiani; non stanchi del suo apparire, delle sue battute, della sua insipienza.
Berlusconi continua…una cosa mi consola: sono molto più giovane di lui e così posso sperare che la sopportazione duri fino ad una naturale soluzione. Sì, perché malgrado il berlusconismo viva, nel popolo della cosiddetta libertà, lui ne è una maschera di sintesi per cui mi auguro che mancando lo specchio cui quelle genti si riflettono, cambino i parametri e le prospettive.
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