martedì, luglio 15, 2008

Il piccolo karma in soccorso?

Ecco a chi bisognerebbe prendere le impronte digitali: ai nostri politici. Dopo l’arresto di Ottaviano Del Turco per mazzette, tangenti per 6 milioni. Purtroppo la ‘casta’ con il suo massimo rappresentante, colpiscono ancora: gli arresti sono dovuti a un teorema, i veri delinquenti sono i magistrati. Gli italiani sono contenti. Un sondaggio di un quotidiano dice che la credibilità del premier passa dal 59% di giugno al 55 di luglio: ha ancora la maggioranza assoluta. Incredibile. Ma cosa deve succedere in Italia per cambiare qualcosa? Bisogna invocare i fucili di Bossi? Andare in pellegrinaggio dalla Madonna? Ancora solo aspettare?
Sì, basta aspettare. Io credo che esista una legge del ‘piccolo karma’ per cui certi comportamenti si iniziano a pagare già in questa vita. Credo che chi vive per il potere, per il denaro e faccia il furbo, paghi. Naturalmente non saranno certo dei magistrati a ristabilire la grande legge dell’armonia, cui il karma è strumento, ma l’introduzione in quelle coscienze di semi generanti cambiamenti di vita.
Corsi e ricorsi, come le coazioni a ripetere gli errori, potrebbero essere letti come la strada per giungere al bene, passando obbligatoriamente dal male…da quel male che viviamo quotidianamente.
Intanto prendiamo le impronte digitali alle nostre ombre, alle parti sconosciute di noi stessi, pensando di controllare quel male solo nostro.

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