lunedì, gennaio 24, 2011

Credenze: dalle origini evolutive a quelle costruttive e distruttive



Due autori: Bruce Lipton e Wolpert Lewis, per due libri sulla forza delle credenze. Il libro di Bruce Lipton è 'Biologia delle credenze', con il quale dimostra che ciò in cui crediamo determina quello che siamo. Secondo Bruce Lipton, non è il patrimonio genetico ereditato a determinare la nostra vita e la nostra salute; nel libro viene dimostrato che l’ambiente, i nostri pensieri e le nostre esperienze determinano ciò che siamo, formano il nostro corpo e ogni aspetto della nostra vita. Si tratta di una rivoluzione della scienza e del pensiero che ci libera dalla prigionia del destino predeterminato dalla genetica.
Con gli studi di Bruce Lipton si rafforza il concetto di epigenetica; ossia lo sviluppo di forme organiche individuali a partire dal non formato, non espresso dai geni. L'educazione e l'ambiente superano il determinismo genetico; pertanto l'essere umano 'è molto più della somma dei suoi geni'. Una nuova concezione della biologia umana che non considera il corpo un mero apparato meccanico, ma ingloba il ruolo della mente e dello spirito. Significativi saranno sempre più i valori etici e culturali della nostra società. Con l'epigenetica si apre una nuova prospettiva che è fondamentale in ogni processo di guarigione, perché riconosce che quando cambiamo la nostra percezione o le nostre credenze, mandiamo messaggi totalmente diversi alle nostre cellule, provocando la loro riprogrammazione.
Bruce Lipton biologo cellulare, ha insegnato Biologia Cellulare presso la facoltà di Medicina dell’Università del Wisconsin dedicandosi in seguito a ricerche pionieristiche alla School of Medicine della Stanford University.
L'altro libro, quello di Wolpert Lewis: 'Sei cose impossibili prima di colazione. Le origini evolutive delle credenze',analizza le credenze che assumiamo in modo automatico e inconscio.
Per Wolpert Lewis le credenze hanno una origine nella storia evolutiva dell'uomo quando ha iniziato a porsi le domande: 'Perché il Sole sorge e tramonta? Perché si nasce e si muore? Perché ci si ammala?'. Questo bisogno innato di trovare sempre una spiegazione ai fenomeni che ci circondano rende molto semplice, quasi automatico, il passaggio verso l’accettazione di credenze ingiustificate e sovrannaturali. Naturale, dunque, che la maggior parte delle persone condividano credenze in cose impossibili, religiose o paranormali che siano: la telepatia e l’oroscopo sono idee demenziali, eppure condivise da molti. C’è chi è convinto di poter parlare coi morti e addirittura il 70% degli americani crede negli angeli.
In fondo, credere è facile. Con la conseguente evoluzione del cervello e lo sviluppo dei concetti di causa ed effetto, la nostra mente è stata 'geneticamente programmata', diventando una vera e propria 'generatrice di credenze', un meccanismo utile ed essenziale per la sopravvivenza della specie. Le credenze fanno così parte della nostra identità.
Infine, se le credenze ci hanno aiutato a superare molti passaggi dell'evoluzione, oggi con l'assunzione della Cultura a nuova Natura corriamo il rischio che le credenze distruggano la nostra vita.
Ad esempio chi ha credenze mistiche fondamentaliste -e li troviamo in tutte le religioni- crede che la vita futura sia più importante di quella presente, per cui a differenza di chi pensa la vita sia tutto ciò che abbiamo e che dovremo godercela aiutando gli altri a godersela, è pronto a far saltare in aria il mondo.
Lewis Wolpert, scrittore, giornalista e professore di biologia applicata nel dipartimento di anatomia e biologia dello sviluppo della University College London in Gran Bretagna. La sua ricerca è centrata sullo studio dei meccanismi di sviluppo dell'embrione.
Due libri che consiglio di leggere per comprendere anche come funzioniamo.

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