sabato, gennaio 08, 2005

Sanremo famosi? Sanremo fascisti

Sanremo o l’isola dei famosi? Guardando il cast che comporrà il prossimo festival sanremese sembra di trovarci di fronte ad una puntata del reality show: L’isola dei Famosi. Quella che dovrebbe essere naturalmente l’isola dei cantanti, questa volta è l’isola dei recidivi; ossia gli ex big per un prossimo blob targato bluff.
I venti in gara annunciati non sono gli alisei o i libecci, i grecali o la tramontana; sono i cantanti italiani. I dispacci d’agenzia avvertono che ci saranno quattro categorie: uomini, donne, gruppi e classic. Un vero sforzo creativo: quattro categorie umane indiscutibili. Una in verità è un poco aleatoria è classic. Questo lo si diviene con l’età e con il tempo, che poi sono la stessa cosa: più passa, più avanza, più è classic, come il melodramma e la terza età.
Un’altra invece è inappellabile: i gruppi, come i comitati, i partiti e le confraternite; sono le band musicali, come le filarmoniche. Gruppi uniti nella passione e nelle note…speriamo non dolenti.
Ma la novità c’è; c’è del nuovo: ho saputo che Gasparri, sul suo giornale di partito, ha detto che finalmente Sanremo è stato tolto ai comunisti…ma perché era in mano ai comunisti? Pippo Baudo era forse un infiltrato comunista? E quegli assessori di Forza Italia, che salivano tutti gli anni sul palco dell’Ariston, erano forse degli agenti segreti? No forse dopo il passaggio di Renis, l’uomo gradito al capo possidente, ora si instaura per scelta governativa la Tradizione.
Ecco spiegato il festival dei famosi: il festival diverrà un’opera del nuovo regime.
D’altronde il nuovo fascismo avanza.

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