In quei luoghi...
In quei luoghi, dove Dio scelse di farsi uomo per salvare il mondo, divampa ancora la guerra. Sono i luoghi della Galilea, luoghi poveri, che videro le gesta di Gesù: Nazareth, la nascita; Cana, il primo miracolo; Tiberiade, il lago dove camminò sulle acque. Ora in quei posti piovono bombe e due religioni, invocando paradossalmente lo stesso Dio d’Abramo, si contendono gli spazi.Quei posti diventano un altro luogo, dopo Auschwitz, dove si assiste al silenzio di Dio. Un altro luogo dove muoiono bambini e innocenti per mano di chi si vanta di essere un popolo eletto che si è costituito in nome, non già di nascita ma, di fede. E possibile? Quel Dio silenzioso, oggi senz’altro come allora, non ha niente da dire su queste miserie. Quel Dio non ha certo da scegliere, di stare dalla parte di Giosuè e allungare il giorno per sconfiggere i filistei.
Dall’altra parte, altri sacerdoti, simili a quelli dei templi in cui si muoveva Gesù, insegnano l’odio. Una spirale che forse fa guadagnare il Paradiso nell’al di là a tutti. Una spirale di morte che rifugge la pietà e l’amore.
In fondo, concludo con una battuta sarcastica: ‘Se Dio esiste spero abbia le sue buone ragioni’.
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