l'11 settembre di 40 anni fa ci fu il golpe in Chile contro Salvador Allende. Il potere fu preso dal generale Augusto José Ramón Pinochet Ugarte che si autonominò presidente di una dittatura militare che durò 17 anni.
Quel generale in seguito fu accusato di crimini contro l'umanità, di corruzione ed evasione fiscale, ma non si riuscì a processarlo. Morì in Chile nel 2006- alla vigilia dell'inizio di altre sanguinose dittature sudamericane quali l'Argentina. Il reale orientamento politico del generale Pinochet, al di là del suo governo di stampo conservatore e accanitamente anticomunista, è l'ammirazione nei confronti del generale Francisco Franco, dittatore spagnolo, anticomunista e filo-fascista. Appoggiato dagli USA, nelle persone di Richard Nixon ed Henry Kissinger, in funzione anticomunista e da esponenti di ceti elevati cileni, rovesciò il legittimo governo del Presidente socialista Salvador Allende, il quale perse la vita nel golpe.
Da quell'esperienza traumatica e devastante del golpe in Chile, in Italia nacque l'idea del Compromesso Storico. Enrico Berlinguer allora segretario generale del PCI elaborò una strategia che avrebbe visto l'incontro tra cattolici e comunisti per riformare lo Stato italiano e scongiurare forme di golpe o interventi autoritari stranieri. In sostanza Enrico Berlinguer diceva che senza un accordo con i cattolici e la DC che li rappresentava, in Italia non era possibile fare niente.
Quell'idea fu in parte responsabile dell'inizio del terrorismo brigatista rosso. Le BR (Brigate Rosse) gruppi armati (guarda caso con molti componenti di estrazione cattolica) si dettero alla clandestinità e iniziarono a seminare terrore colpendo magistrati, impiegati, giornalisti e politici. Le prime azioni si registrarono nell'aprile del 1974: il rapimento del giudice Mario Sossi a Genova e la gambizzazione di un impiegato della FIAT. I fondatori delle BR, Alberto Franceschini, Renato Curcio e Margherita Cagol erano cattolici e come il presidente socialista Sandro Pertini ebbe a dire: solo chi proviene da una visione del mondo cattolica, dove esiste o il Paradiso o l'Inferno, può pensare in termini brigatisti. Da una parte tutto il Male e dall'altra tutto il Bene. O merda o Berretta rossa. Bisogna sconfiggere questo modo manicheo di guardare al mondo. La politica è un'altra cosa'.
Il culmine della strategia brigatista contro lo Stato democratico, si raggiunse nel 1978 con il rapimento e la successiva uccisione di Aldo Moro che voleva dare seguito ad una esperienza governativa che vedeva l'incontro con il PCI. Forse l'inizio della strategia del Compromesso Storico. I terroristi vedevano quel disegno come una restaurazione neocapitalistica e divennero sempre più feroci.
La compattezza della politica e il distacco dai cittadini e dell'opinione pubblica da quella forma violenta, -che aveva comportamenti anche di carattere mafioso come uccidere famigliari di pentiti, persone inermi e operai che avevano testimoniato- decretò la fine, la sconfitta di quei terroristi che segnarono una stagione criminale tra le più oscure della storia repubblicana.
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