Oggi 27 novembre alle ore 17,43 è stato votato dal Senato della Repubblica italiana la decadenza da senatore di Silvio Berlusconi. Finalmente la lunga telenovela che da mesi e mesi dominava la discussione politica si è conclusa.
Ma davvero c'era bisogno di parlarne tanto? Il fatto è che l'incriminato è stato il dominus di 20 anni di politica italiana e sebbene una condanna definitiva per frode fiscale gli togliesse i requisiti di stare in Parlamento, lui si riteneva intoccabile perchè si considerava innocente. Oltretutto è capo e boss di un cosiddetto partito che è da considerare una sua corte. Questi ultimi poi si rivelano peggio del boss.
Il suo giornale di famiglia titola a tutto campo: Fine della Libertà. Naturalmente la Libertà a cui si riferiscono è quella del loro padrone; quella che avrebbe continuato a permettere di fare quello che voleva: ostacolare i processi a suo carico, infangare le istituzioni, far perdere prestigio all'Italia, insultare gli avversari politici, corrompere senatori ecc.
Il titolo de Il Fatto Quotidiano è invece più appropriato: Espulso il pregiudicato
I motivi affinchè si voglia la fine di quest'uomo politico sono così tanti che è anche inutile elencarli: buona parte del degrado in cui si trova l'Italia è sua responsabilità; sua e delle televisioni che possiede.
Berlusconi però non è finito: continuerà a guidare il suo gruppo di mercenari e sicuramente dovremo vedere e subire ancora molte sue ingiurie. Io intanto plaudo al fatto che sia stata applicata una norma fondamentale di democrazia e civiltà: la legge è uguale per tutti e chi viene giudicato colpevole, di un qualunque reato, deve rimanere fuori dalle istituzioni.
mercoledì, novembre 27, 2013
Fine della Libertà...di un uomo potente, arrogante e menzognero. Speranza per la Democrazia...per tutti.
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