C'è un libro, uscito da qualche anno, (febbraio 2007) che risulta sempre attuale; si tratta di Il metodo antistronzi (The No Asshole Rule) scritto da Robert I. Sutton edito dalla piccola casa editrice Elliot Edizioni.
Sottotitolo di questo libro, divenuto un bestseller, è: Come creare un ambiente di lavoro più civile e produttivo o sopravvivere se il tuo non lo è. Gli stronzi analizzati nel libro da cui proteggerci, sono scovati nel luogo privilegiato dove esercitano le loro cattiverie: le aziende, i posti di lavoro, dove nelle gerarchie e nelle relazioni di potere vengono allo scoperto.
Robert I. Sutton laureatosi in psicologia applicata al posto di lavoro, ha creato lo Stanford Technology Venture Program (STVP), mirato al pensiero lineare e multidisciplinare all’interno del marketing e attualmente è titolare a Stanford della cattedra di tecnica aziendale innovativa.
Il titolo del libro non deve ingannare poiché è un serio trattato sulla psicologia dei prepotenti, maleducati, cafoni, bastardi, aguzzini, tiranni, maniaci oppressivi, despoti, egomaniaci…insomma di tutti quelli che la parola stronzi sintetizza bene. Tutti abbiamo conosciuto degli stronzi, persone insopportabili, capaci di avvelenarci la vita lavorativa; spesso le consideravamo un accessorio imprescindibile del potere e la loro tracotanza la subivamo rassegnati…ora il libro insegna a smontarli, a depotenziarli.
Sostenitore della relazione assertiva, ovvero costruttiva e rivolta all’aiuto reciproco, l’autore del metodo antistronzi illustra come le personalità distruttive feriscano il prossimo e danneggino la produttività aziendale.
Questo libro è indicato in particolar modo ai dirigenti di aziende e a chi ha la responsabilità di gestire gruppi di lavoro, per questo è un trattato di asshole management ossia di gestione degli stronzi.
Può sorprendere invece che fra gli stronzi famosi sia citato Steve Jobs, il capo della Apple, che a quanto pare era noto per l'aggressività, le richieste impossibili ai propri collaboratori e le sfuriate in caso di errori. Sutton ammette che anche gli stronzi possono avere successo, che a volte le loro fissazioni maniacali possono aiutarli, quella di Jobs per l'estetica ad esempio è stata fondamentale, ma in linea di massima la stronzaggine è ben lontana dall'avere risvolti positivi.
Secondo Sutton, per quanto lo stronzo possa essere bravo, non vale la pena assumerne uno: il metodo antistronzi consiste proprio nell'evitare di introdurre nel proprio gruppo di lavoro gli stronzi e nello stabilire regole di reciproco rispetto all'interno dell'azienda.
Evitare gli stronzi si rivela un grandissimo vantaggio in termini di risparmio di denaro, per non parlare de l'immensamente migliore qualità della vita.
Fra le grandi aziende che hanno applicato questo metodo Sutton cita ad esempio Google, dove vige la regola No evil, cioè non essere malvagio, e il grande successo raggiunto da questo gruppo, a partire praticamente dal nulla, dimostra che è stata una buona tattica. Un libro consigliato quindi a chi fa assunzioni e per chi vuole la vita e l’azienda sana.
Per saperne di più, visita pagina dell'editore: QUI
giovedì, novembre 21, 2013
Il metodo antistronzi un libro salutare per tutti
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento