Un'immersione totale negli anni'60; questa è la premessa della storia raccontata nel romanzo di Remo Guerrini, L'estate nera. Tutto inizia con lo scenario reale di un paese del Monferrato, Altavilla, che come un microcosmo racchiude la vita di una comunità nell'epoca che precede il boom economico degli anni sessanta. In questa comunità c'è un gruppo di adolescenti che si appresta a consumare un delitto. La crudeltà di pensare di uccidere Benni (Beniamino) 'lo scemo del villaggio' da parte di questi poco più che bambini ha contorni da banalità del male, dove l'incoscienza diventa scusante...male incolpevole.
I ragazzini descritti con grande dovizia sono Santino, Massimino, Attila, Eva, Cavanesio, Federico, Saturnina e Giusi; sono ragazzini che scoprono il mondo con la televisione, i primi dischi, le feste con i balli lenti e le prime pulsioni sessuali.
Remo Guerrini sicuramente racconta in questo libro molto di sè. A me è parso di cogliere in Attila il suo alter ego. Forse mi sbaglio: penso che in ognuno dei vari protagonisti ci sia in parte l'autore. Ma in questa accurata descrizione affiora un vissuto coinvolgente che è misura e abilità dello scrittore, quanto sua biografia. C'è nel romanzo noir, L'estate nera, una provincia che è storia italiana e storia di formazione. L'Italia era in quegli anni tutta una provincia e si intravedeva in quella dimensione anche la nascita di una qualità di cittadini uniformati dall'affacciarsi della cultura di massa attraverso la televisione.
La lettura di questo libro ha mosso in me molti ricordi della mia infanzia. Sono affiorati i ricordi di mie estati di vacanza passate in un paese del basso Piemonte uguali a quello descritto. Non sarà per il fatto che mi leghi all'autore Remo Guerrini, oltre che luoghi, anche una stessa data di anno di nascita? Comunque Remo Guerrini non ha tralasciato niente e per chi ha vissuto quegli anni con la stessa età non può che rimanere soggiogato.
Il delitto raccontato da Remo Guerrini, è insieme un delitto metaforico di qualcosa di sè: è la rimozione di qualcosa di oscuro che ognuno porta dentro, specie di quel tempo e di quell'età. L'autore sa farci immergere nella sua storia in modo coinvolgente.
Con un salto temporale di molti anni i protagonisti si ritroveranno nel paese di Altavilla. Benni (Beniamino) era stato trovato morto dentro un pozzo. La riesumazione dello scheletro rivelerà che è stato ucciso: chi sarà stato? Chi fu il colpevole? L'incontro tra i componenti del gruppo di allora, sarà l'occasione di un tuffo in quegli anni difficili da dimenticare; sarà l'occasione di fare i conti con quel passato e con la propria vita.
Soprattutto gli antichi amici del gruppo dovranno fare i conti con una giornata dell'estate di trent'anni prima: il 17 giugno del 1962.
L'autore Remo Guerrini è stato redattore, inviato e vice capo redattore presso "Panorama" e "L'Espresso". Dopo aver fatto il capo redattore presso il "Secolo XIX", ha assunto la vicedirezione di "Vera"; è stato direttore di "Focus" per tre anni, di "Epoca" per tre mesi, del settimanale Mondadori "Primo Piano", e alla fine direttore de "Il Giorno" e direttore editoriale delle testate della Poligrafici Editoriale, ovvero "Il Giorno", "Il Resto del Carlino" e "La Nazione".
La sua passione più grande è scrivere racconti e romanzi di fantascienza e genere noir.
Intanto si ha notizia che dal libro uscirà un film, Eppideis, diretto da Matteo Andreolli con Gianmarco Tognazzi come protagonista.
In attesa di vedere il film entrate subito nelle atmosfere degli anni '60 leggendo questo libro.
Remo Guerrini – L'estate nera
Newton Compton 2013
430 pagg., 9,90€ - ISBN 9788854153493
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