Parte terza
Nel frattempo la rivoluzione di internet continua e come un bubbone cresce di volume in modo esponenziale. Ogni giorno vengono introdotti attraverso l'ipertesto milioni e milioni di dati. Questo fa si che le interconnessioni si moltiplichino e senza che nessuno riesca a controllarle.
Internet ha qualcosa di anarchico nella sua struttura e i cosiddetti nodi ne generano altri per cui i dati vengono ripetuti e ritrasmessi senza soluzione di continuità. Nel momento che io intercetto una comunicazione posso 'salvarla' e ritrasmetterla; posso integrarla, modificarla o distruggerla ma sempre quella comunicazione continuerà a diffondersi.
Internet è in sostanza una piattaforma che con un suo linguaggio -il WWW, ossia il world wide web- ci fornisce le basi con cui metterci in contatto usando oltre dati scritti anche suoni e immagini. Questa è la cosiddetta era digitale: il passaggio ad un codice esadecimale in grado di scandire ogni tipo di informazione. Insomma la summa matematica che rigenera filosofia e arte per ritornare attraverso lo specchio digitale all'originalità del pensiero.
E' chiaro che Internet ha un futuro che sarà fuori controllo. Come la fantascienza non è stata in grado di prevedere Internet così nessuno è in grado di prevedere il futuro tecnologico. Nessuno è in grado di sapere dove questo tipo di tecnologia ci porterà.
La Téchne evocata da Emanuele Severino spaventa molte persone. Io penso che sarà in grado -una volta che ogni abitante della Terra sarà connesso- di trasformare profondamente la società...in positivo; malgrado tutte le degenerazioni che l'uomo continua a portare con sè.
Riguardo al 'Capitalismo senza futuro' titolo di un libro di Emanuele Severino che afferma il suo punto di vista in modo chiaro: il Capitalismo soccomberà.
"Il capitalismo va verso il tramonto non per le contraddizioni che il marxismo ha creduto di trovarvi, ma perché l'economia tecnologica va emarginando l'economia capitalistica."
Con ciò sono d'accordo con Emanuele Severino; anche sull'analisi del declino dell'intera tradizione occidentale - colto in primo luogo come declino della politica, del cristianesimo e di tutte le religioni monoteiste, come ieri del socialismo reale -, svelandone la trasformazione più radicale: il passaggio da una globalizzazione economica a una globalizzazione tecnica...che poi quest'ultima ci porti ad una barbaria ho le mie riserve.
Per Emanuele Severino la civiltà della tecnica, che incarna e realizza la vera anima dell'occidente, ha esteso oggi il suo dominio al mondo intero. Ancora per lui tutta la storia dell’Occidente è la storia del nichilismo, inteso come l’identificazione dell’essere col nulla. Il pensiero occidentale, prima che raggiunga la sua piena trasparenza nel pensiero di Leopardi, non affermerà mai direttamente l’identificazione dell’essere con il suo opposto, eppure questa identificazione scorre sotterraneamente lungo tutta la storia dell’Occidente. Concetti quali divenire, nichilismo, tecnica, poíesis, volontà di potenza, hýbris, arte, poesia, sono l’inconscia espressione di questa folle identità.
Severino, come una Cassandra, denuncia da anni come la tecnica stia distruggendo ogni forma tradizionale di civiltà, cristiana, borghese, marxista.
Il marxismo ad esempio sosteneva il primato della politica sull'economia. Oggi, infatti, è l'esatto contrario. La frase di Marx: I governi sono i comitati d'affari del capitalismo è quanto mai attuale. Solo che ora questo comitato d'affari deve servirsi della tecnica per sopravvivere. E senza rendersene conto è costretto ad agire contro se stesso.
Queste sono le premesse che potranno portarci a un nuovo tipo di società. In parte la Chiesa cattolica con un vecchio fenomeno di desacralizzazione conosce già. Basta pensare che l'Europa sta ridiventando terra di evangelizzazione, diminuisce il numero delle vocazioni e dei matrimoni religiosi rispetto a quelli civili. Sono i ragazzi, a partire da quelli del Nord Africa, che stanno avviando un processo di rinnovamento.
Io osservo con speranza umanitaria che la 'tèchne' ci aiuterà.
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