Presentazione del libro di Carlo Galli: Sinistra. Per il lavoro, per la democrazia
Evento svolto Sabato 15 giugno 2013 a Palazzo Tursi, nel Salone di Rappresentanza del Comune di Genova, promosso da Circolo di Cultura Politica Guido Calogero e Aldo Capitini
Dopo i saluti del Presidente dell'associazione Luigi Fasce e l'introduzione di Leonardo Chessa -Presidente Commissione Cultura del Comune di Genova- è stato Mauro Barberis a presentare Carlo Galli, un amico e collega che lui definisce filosofo nell'accezione più alta: quella che richiama al pensiero attraverso la proposizione di domande, la capacità di interrogarci sul senso del nostro vivere e stare insieme; in questo caso nella comunità, nella società organizzata.
Carlo Galli, professore ordinario di Storia delle dottrine politiche presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Bologna. Laureato in Filosofia presso l'Università di Bologna nel 1972, assistente ordinario di Storia delle dottrine politiche dal 1978, dal 1983 al 1999 è stato professore associato di Storia del pensiero politico contemporaneo presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Bologna. Come leggiamo il suo curriculum vitae è molto ricco. Tra le molte cose possiamo aggiungere la collaborazione da editorialista di molte importanti testate giornalistiche nazionali.
Mauro Barberis ha parlato anche dei suoi libri precedenti, tutti fonte di saggezza e capaci di illuminarci sul periodo storico politico che stiamo affrontando con grande difficoltà. Per questo motivo Mauro Barberis si chiede perchè, a parte i suoi libri, Carlo Galli rimanga silenzioso o meglio non venga ascoltato. Mauro Barberis pone diversi interrogativi: cos'è oggi la Sinistra italiana? Esiste? Ha perso? E' stata inglobata nella Destra? Nel conformismo sociale? Come si sta dentro il PD? Carlo Galli è stato eletto in Parlamento ed è attualmente deputato di questo partito.
La presentazione del suo libro è così diventata anche l'occasione per una disamina dell'attuale situazione politica.
Carlo Galli esordisce dicendo subito che la Sinistra ha perso. Il XX secolo si è caratterizzato per quattro rivoluzioni: comunista, fascista, sociale (anni '50 e '70) e liberista, che hanno trasformato o mutato i ruoli tra economia e politica. Stato ed Economia, ovvero Capitale, hanno raggiunto un compromesso con la nascita degli Stati Nazione democratici: un gioco per un interesse comune; istituzione, salute e soldi trovano forme di convivenza. Con gli Stati Nazione nasce un nuovo equilibrio che ha elementi di inclusione e lo stato sociale si estende in tutta Europa. Questi passaggi vanno misurati in ere storiche: in effetti i tempi per fare la Storia sono decennali e quindi è giusto parlare di ere.
Il capitalismo con l'individualizzazione e l'autoaffermazione del capitale ha portato ad una economia monetaria che sta governando con la logia monetarista l'attuale fase finale del neo liberismo.
La Tatcher e Reagan sono gli artefici di questa rivoluzione antipopolare che passa attraverso la crisi dello stato sistema e la teoria dell'offerta è andata a discapito della domanda facendo leva sui desideri. Desideri indotti. Dal dovere al piacere. La fase emancipativa, quale il sapere, l'impegno, il lavoro ecc. si chiude. Questa è l'egemonia costruita dalla Destra. Una egemonia costruita tanto quanto la Sinistra l'ha perduta. Il benessere si è trasformato nel costruire debitori ed ora dal piacere bisogna passare all'espiazione: così Carlo Galli sintetizza bene ciò che stiamo vivendo. L'attuale crisi economica mondiale ha due tappe: la crisi energetica del 1973 e quella finanziaria del 2008.
Arrivando alla situazione che separa il concetto di Destra e Sinistra, dopo il periodo della Razionalità, nata con la Rivoluzione francese, e quella dialettica marxista e filosofica di Rousseau e Hobbes, si può sostenere che la Destra con il liberismo mette lo Stato al servizio del mercato; mentre la Sinistra vuole mettere le regole al mercato.
Oggi però abbiamo la possibilità di avviare un umanesimo moderno: uguale dignità nelle differenze. La soggettività, l'individualità, bene vissuto come uguaglianza.
In questo periodo bisogna stare in guardia dai tecnocrati. Quest'ultimi propongono, per fare funzionare le società, una unica soluzione. La società non funziona mai da sola. Nella società ci sono relazioni e per risolvere i problemi ci sono sempre due soluzioni; la società è complessa e richiede sempre attenzioni diverse. Il conflitto è elemento di democrazia e fautore di progresso.
Attualmente la società si sta polverizzando e si gettano in questa maniera le premesse di una caduta democratica. Per questo la Sinistra italiana non c'è.
La Sinistra italiana vorrebbe cambiare qualcosa, ma non l'agenda Monti. Grave.
Con le ultime elezioni metà degli italiani non crede più nelle istituzioni: la Costituzione fondata sul lavoro non c'è. C'è quella basata sul pareggio di bilancio. Carlo Galli diventa più serio e tranciante.
La Sinistra ha vita se ritrova i suoi valori. Il valore della persona è esercitato con il lavoro. Il lavoro quale elemento di contributo alla società e all'altro; al prossimo. L'attività lavorativa assume una valenza di umanità sociale: non per sé e il proprio sostentamento, ma l'affermazione di una finalità sociale. Il lavoro costruisce la società. Ripartire dal lavoro diventa a questo punto fondamentale, vitale.
Gli obiettivi di oggi per la Sinistra sono: la giustizia sociale come problema da trasformare in questione politica. Usare le istituzioni per cambiare i rapporti sociali esistenti. Cogliere per questo le relazioni tra i diversi soggetti.
Ora che il modello neoliberista è a sua volta entrato in crisi, la storia offre una nuova opportunità alla Sinistra.
La riflessione di Carlo Galli è, per il pubblico presente, quasi una Lectio Magistralis.
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