venerdì, aprile 04, 2008

Abbiamo bisogno di nuova politica

Mi ero disamorato della politica fino a quando, con la nascita del Partito Democratico, ho visto arrivare delle facce nuove e molti giovani che con il loro entusiasmo mi hanno fatto riprendere la voglia di partecipare. Vedendo arrivare alcuni giovani, nel circolo territoriale appena costituito, mi ha fatto felice; sentendo poi la ragazza più giovane, spiegare i motivi per cui ha pensato di impegnarsi, mi sono commosso.
L’entusiasmo di questi ragazzi, che si sono messi a fare politica in questi ultimi mesi, è stata per me davvero contagioso: mi hanno fatto riscoprire la militanza, quell’impegno che sorretto dagli ideali fa incontrare le persone e discutere la maniera per risolvere i problemi che assillano una pacifica convivenza.
Così oggi mi ritrovo a piegare depliant con il programma elettorale, ad imbustare lettere con inviti al voto ed a volantinare, per le strade del mio quartiere; mi ritrovo a scrivere comunicati, organizzare incontri e allestire presidi nelle piazze.
Abbiamo bisogno in questo periodo di sbandamento di nuova partecipazione, di riprendere in mano l’iniziativa di una politica, che sappia progettare il futuro senza demagogia e ideologismi del passato. Per questo dovrebbero essere i giovani in primo luogo a spronare i vecchi; dovrebbero essere loro a farsi avanti e sconfiggere quella vecchia nomenklatura, che osserviamo sugli schermi televisivi da ormai troppo tempo.
Io che sentivo di avere ‘già dato’, oggi ho compreso che la mia piccola esperienza può essere di aiuto a questi neofiti della politica. L’alternativa alla politica e alla partecipazione democratica è il caos, la guerra e la dittatura: si affida tutto ad una persona sola.
Non dimentichiamo che se non ci interessiamo della politica, la politica però si interessa a noi: ci usa e costruisce le gabbie come la attuale legge elettorale, voluta da una parte sola; quei partiti che l’hanno concepita era evidente che non ascoltavano i cittadini. Neppure i loro elettori.

1 commento:

Anonimo ha detto...

E' la democrazia, Giorgio!
Faccio le stesse cose che fai tu,
con la stessa passione, abbiamo solo un soggetto diverso, io le faccio con la formazione che meglio riesco a comprendere e seguire: il PCL.
Se la più giovane di cui parli è M.M, io non le affiderei il mio cane nemmeno per una passeggiata.
Permettimelo, pericolante ma siamo
ancora in demodrazia.