sabato, aprile 26, 2008

Dov'è Padre Pio?

Perché nel 2008 abbiamo ancora bisogno di reliquie e manifestazioni come quella cui assistiamo a San Giovanni Rotondo? Come è possibile che si muovano così tante persone per osservare una immagine di silicone di Padre Pio? D’accordo, quel santo non è mai stato un esteta ed ora paradossalmente, con la maschera finta preparata dallo studio Gems di Londra, si riafferma il trash, il cattivo gusto. Abbiamo così poca spiritualità?
Per la Chiesa cattolica la fisicità ha sempre avuto un ruolo importante; anche quando si afferma la verginità della Madonna si parte dallo stato dell’imene: bisogna avere una testimonianza fisica. Le stesse stimmate (sebbene false, in quanto i chiodi non vennero conficcati nel palmo delle mani di Gesù) sono da considerare un elemento di schizofrenia fisica più che di santità. Giovanni Calvino potrebbe esserci nuovamente d’aiuto.
Indagare la fisicità, gli aspetti esteriori e materiali della religione cattolica ci porta lontano: in fondo ognuno di noi è portatore, con il possesso del proprio corpo, di qualcosa che va oltre. Sarà per questo che moriamo? Che cessa il nostro contenitore? Il nostro corpo? Noi invece continuiamo spiritualmente a vivere ed in questo caso ci potrebbe aiutare a capire la nostra evoluzione il karma, la legge di causa ed effetto. Allora chissà dove sarà ora lo spirito di Padre Pio: non certo in quella bacheca di vetro o tra i fedeli che corrono a vederlo; neppure in Paradiso. Penso che quello spirito dovrà affrontare altre vite e per questo lo immagino un quarantenne (la data di nascita è certa come la data di morte) che non sa neppure dov’è la Puglia, poiché è un cinese emigrato negli Stati Uniti che fa il ricercatore informatico…

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