giovedì, maggio 02, 2013

Psicocibernetica di Maltz Maxwell

Maltz Maxwell, nato nel 1899 e morto nel 1975, è stato un chirurgo estetico in un periodo dove chi vi si rivolgeva non era per avere le tette più grosse, le labbra a cannotto, gli zigomi pronunciati o il viso senza rughe, ma per problemi probabilmente più gravi. Maxwell, oltre a parlare, con una sensibilità umana e una competenza psicologica addirittura commovente, di operazioni come la rinoplastica, è stato uno di quei medici eroici che, proprio nel secolo scorso, si è fatto carico di ricostruire i corpi, i volti e le vite di coloro che erano stati colpiti dall’impietosa crudeltà delle due guerre mondiali.
Maltz Maxwell si era reso conto che operando nella ricostruzione dei volti fisici delle persone, procurava un cambio della personalità. Per altri dopo un intervento perfettamente riuscito, dove si poteva aspettare che l'operato sarebbe stata la persona più felice del mondo...invece si accorgeva che continuavano a comportarsi come prima.

In quel momento aveva capito che ognuno di noi ha un’immagine di sé che non si sovrappone esattamente con l’immagine esteriore. Quando chiudiamo gli occhi e ci visualizziamo (e lo facciamo sempre anche se non lo vogliamo) magari ci focalizziamo su qualche piccola imperfezione che nessuno nota, ma di cui noi ci preoccupiamo, e giorno dopo giorno, programmazione negativa su programmazione negativa, magari questa diventa un problema. (un naso un po più pronunciato, il seno un po piccolo, quel neo sul viso...ecc.).

Esisteva la prova che il cervello e il suo sistema nervoso operasse in conformità a noti principi della cibernetica per raggiungere i fini dell'individuo. I meccanismi della mente costituiscono, in sostanza, un meraviglioso e complesso sistema di guida automatico. Questo sistema di guida può agire per noi come meccanismo per il successo o per l'insuccesso. Tutto dipende da come noi operatori lo sappiamo guidare.

E' così che Maltz Maxwell ha preso la cibernetica, scienza che tratta di teleologia, ovvero degli aspetti fisici e matematici più che psicologici, per combinarla all'immagine dell'io. Ognuno ha una propria immagine dell'io che si riferisce al volto della personalità. Insomma ognuno ha una immagine di sé, che pensa di trasmettere agli altri. Maxwell associando la cibernetica alla psicologia ha operato una contaminazione che ha dato ottimi frutti: ha fornito la possibilità di trasformare personalità e relativi comportamenti cambiando l'immagine dell'io. Il termine Cibernetics fu coniato nel 1947 dal matematico statunitense Norbert Wiener, derivandola dal greco Kybernetes, che può essere tradotto con il termine: timoniere, pilota.

Maxwell attraverso il suo studio sostenne come sia stato davvero ironico che la cibernetica, partita come scienza delle macchine e dei principi meccanici, sia giunta a stabilire la dignità dell'uomo come essere unico e creatore. La psicologia al contrario arrivò invece a privare l'uomo di tale dignità. In sostanza coniugando la cibernetica alla psicologia abbiamo la possibilità di sapere come funzioni e come possa essere usata la macchina che possediamo e usiamo quotidianamente.

Nel libro Psicocibernetica pubblicato nel 1960 da Maltz Maxwell, vengono affrontati molti meccanismi che determinano la nostra autostima; argomento quanto mai attuale. Senza avere una buona opinione di noi, non riusciremo a raggiungere nessun obiettivo. In sintesi: un saggio fondamentale, in cui tra l’altro si spiega benissimo che nessuna operazione estetica e nessun accessorio esteriore può aiutare e convincere di valere o di essere attraente; se non lo siamo convinti, di valere e di essere attraenti, prima noi stessi. Il libro è un saggio anticipatore in cui vengono trattate tematiche antesignane: utile per comprendere alcuni disturbi del comportamento alimentare tipo anoressia o bulimia o altri comportamenti autolesionisti ecc. In fondo questo libro anticipa e racchiude tutti i temi principali degli attuali corsi di Programmazione Neuro-linguistica (PNL), Crescita Personale. Inoltre per certi aspetti lo studio di Maxwell anticipa anche quella biologia delle credenze sviluppata con l'epigenetica di Bruce Lipton. Tutto torna. Lo stesso effetto placebo, da mistero della scienza medica per cui non c'è spiegazione al potere della suggestione, è ormai un principio acquisito. Maltz Maxwell, da uomo religioso credeva ai miracoli, alla sorprendente accelerazione dei processi di risanamento naturale che ha il corpo umano, in virtù di una profonda fede. Con lui si può continuare a pensare che il medico cura, la fede guarisce.

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