Una nota sul fatto del giorno: La morte di Giulio Andreotti.
Si parla molto dei lati oscuri di Giulio Andreotti il politico italiano che più di ogni altro nella storia nazionale del paese ha esercitato il potere. Era al governo quando sono nato e ha seduto ininterrottamente in Parlamento per oltre 67 anni...che dire?
Ad Andreotti sono attribuite molte cose. Quella del legame con referenti mafiosi siciliani per la sua corrente sono incontrovertibili. Salvo Lima, Ignazio e Nino Salvo -esattori della Sicilia- e soprattutto con Vito Ciancimino i legami furono molto stretti. Su Wikipedia si legge a propositi di Vito Ciancimino, il mafioso che era in contatto diretto con Bernardo Provenzano quello che fu il latitante per eccellenza:
Vito Ciancimino morì a Roma il 19 novembre 2002. Secondo le dichiarazioni del figlio Massimo, il padre sarebbe stato ammazzato perché intenzionato a pentirsi con l'aiuto dei magistrati Gian Carlo Caselli e Antonio Ingroia. A Caselli disse: «Quando lei riuscirà a condannare anche il senatore Giulio Andreotti anche a un solo giorno di carcere, dopo 24-48 ore mi chiami e cominceremo a parlare del terzo livello.». Andreotti fu condannato a Perugia il 18 novembre 2002 e il giorno dopo Vito Ciancimino fu trovato morto in casa.
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