mercoledì, maggio 01, 2013

Riflessioni sullo Scrivere

Perché scrivere? La scrittura ha bisogno di qualcosa di più del fare. Non è come fare la raccolta di farfalle o di lattine di birra: scrivere richiede applicazione, lo si impara e soprattutto si pratica, si frequenta, si vive.
La scrittura ha bisogno di metodo, ma poi è essa stessa metodo. Lo scrivere è una capacità che diventa passione e come tutte queste, prende poi il posto che merita nella vita.
Se poi il nostro scrivere diventa una cosa utile, civica, importante, questo non può che fare piacere; ma la molla che fa scrivere è un bisogno intimo di comunicare, di raccontare una storia, di fermare, dare vita a oggetti, ad emozioni, a cose che diversamente si pensa si perderebbero e non esisterebbero.
Se poi il nostro scrivere diventa anche professione è bello ma secondario; è importante, ma non da ricercare. Si scrive soprattutto per sé: per fare ordine nei sentimenti; cercare di comprendere il mondo. Scrivere spesso nasce da un bisogno impellente: quello di raccontare tutto; fermare la vita nel ricordo. Con lo scrivere si ha l'impressione di procedere per l'eternità.
Io poi me lo chiedo spesso: ma perché scrivere? Per raccontare qualcosa che può interessare; qualcosa che vale la pena che altri leggano? Appunto, che qualcuno poi legga. Ecco allora che il primo comandamento è leggere. Prima di scrivere bisogna leggere.
Lo scrivere poi può dare divertimento. Ad esempio lo scrivere gialli è un divertimento, è un raccontare storie che prima di tutto divertono chi le scrive; se poi si estende questo piacere, ecco che un editore pubblicherà il libro per lettori che verranno.
Ma poi in fondo ogni storia è un giallo, ogni racconto contiene una suspense: la nostra vita non è anch’essa un thriller? Sa forse qualcuno come finirà la sua vita?

Ma in fondo la verità l'ha detta forse un grande scrittore, Italo Calvino: Scrivere è sempre nascondere qualcosa in modo che venga poi scoperto.

Queste le mie riflessioni sullo scrivere. Riflessioni versate in un blog che ha appena compiuto 10 anni. E per oggi scrivo ancora: Buon Primo Maggio.

2 commenti:

Luciana Lanzarotti ha detto...


Bravo Giorgio UN GRANDE LAVORATORE DELLA CULTURA.

La FA la SEGUE la DIVULGA.

c'è un lavoro "pagato" e un lavoro "infinito", al II° partecipano i Veri.

Giorgio Boratto ha detto...

Grazie Luciana. Anche tu sei da sempre impegnata nella Cultura a grandi livelli: Teatro, letteratura, televisione, radio...grazie.