Quindi saggezza vuole che a questi insulti, che il più delle volte sono provocazioni, non si risponda nello stesso modo. Questo farebbe sostenere che le due parti in fondo sono uguali: ognuna ha qualcosa di sporco, di inetto da farsi perdonare.
Chi provoca si aspetta dall'altro una arrabbiatura, una chiusura e pure lui un insulto...spiazziamolo: ridiamo o restiamo in silenzio.
Io per Calderoli che ha insultato la ministro Kyenge dicendo che assomiglia ad un orango, non risponderei: infatti con quegli insulti si presenta per quello che è: un razzista.
Io al massimo posto la sua foto qui.
Osservatelo in silenzio. Sicuramente troverete in lui quell'orango che abbiamo nelle nostre radici tutti; in lui è scomparso per apparire sotto altre forme. Questa consapevolezza è ciò che distingue.
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