Cees Nooteboom è uno scrittore olandese che diversi anni fa mi sedusse con il suo libro Verso Santiago. Quel libro, segnalatomi da mio cognato, mi incantò. Non era un semplice libro di viaggio, ma un vero e proprio excursus nella cultura spagnola. Un viaggio nello spazio e nel tempo che faceva conoscere luoghi e personaggi misteriosi. Venni a sapere che quel libro era stato scritto lungo un arco di anni che andavano dal 1981 al 1992. Si capiva per la grande ricchezza di informazioni; diramazioni di viaggio nel viaggio.
Da questo libro il Festival Dedica nel 2011 ha dedicato una serata apposita, che è possibile vedere in video su youtube.com
Giuseppe Cederna, nello spettacolo del Festival Dedica, racconta le suggestioni che il libro Verso Santiago gli ha trasmesso. Sono in parte quelle che hanno emozionato anche me. Insomma è un libro che rimane dentro.
Verso Santiago è anche un libro di libri. Il viaggio, con tutte le sue implicazioni che segnano il viaggio, sono dentro questo libro. Ogni capitolo è, come dicevo prima, un viaggio nel viaggio; è un salto nel tempo, nella storia che traspare dai luoghi, dove si continua a raccontare con la memoria di cose accadute tanto tempo prima. Perchè come sostiene Cees: 'Se lo vogliamo possiamo vedere; possiamo vedere quello che altri non vedono. Possiamo vedere l'invisibile. Possiamo strappare qualcosa alle grinfie del tempo'.
Forse quei piccoli reportage che poi scrissi dei miei viaggi, sono nati perchè la lettura di Cees continuava a lavorare dentro di me.
Da allora lessi di Cees Nooteboom altri libri: Hotel nomade e Il canto dell'essere e dell'apparire. Di quest'ultimo scrissi una recensione sul webmagazine mentelocale.it
Nato il 31 luglio del 1933, quest'anno compie 80 anni. Buon Compleanno Cees.
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